Un buon passato non basta: una pagina per capire dove ti trovi e dire dove stai andando

Più che buoni propositi, che in questo periodo dell'anno vanno tanto di moda, ho sempre trovato più utile provare a dare un "tema" a quello che vorremmo fare, conquistare e anche abbandonare nell'anno nuovo. Uno dei modi migliori a mio avviso è una now page, una dichiarazione personale di priorità.
Una pagina per darsi il permesso di cambiare
Le pagine cambiano raramente, noi lo facciamo di continuo. L’idea alla base di pagine come questa, delle Now Page, è molto semplice e può spiegarsi con la frase che hai appena letto.
Un altro motivo a mio avviso sta nella continua lotta che combattiamo tra ciò che abbiamo fatto, ciò che siamo, ciò che vorremmo fare e diventare.
Un buon passato ti rende orgoglioso e, professionalmente, ti apre tante porte verso il futuro. Non necessariamente, sia chiaro, ma di norma sì.
Un buon passato però non è abbastanza per renderti soddisfatto oggi.
Anzi, spesso ci si trova lontani da ciò che si è stati, che si è fatto, che si voleva diventare.
Non si tratta di rinnegare qualcosa. Non si tratta credo neanche di reinventarsi, termine che negli ultimi anni è stato usato tanto come permesso quanto come condanna. Si tratta di cambiamento. Cambiamo. Tutto qui.
Nel mio caso poi, e per molti freelance, c’è anche il fatto che spesso in noi vivono più e più anime. Ci innamoriamo di cose nuove, siamo chiamati a inseguire cose nuove, trend e competenze sulle quali crediamo di dover scommettere, ci annoiamo persino di ciò che ci è riuscito bene per una vita.
Penso a un freelance come qualcosa a metà tra un buon padre di famiglia, nel senso tradizionale del termine, attento e oculato, impegnato al mantenimento e al tenersi lontano dai rischi, e un pirata, sempre bisognoso invece di una certa dose di rischio, adrenalina, nuovi porti da conquistare.
In termini meno romanzati, anche se in realtà non riguarda affatto solo i freelance, è il continuo e necessario equilibrio tra Exploring and Exploiting.
Abbiamo bisogno di sfruttare ogni brandello di asset, di competenza vendibile in questo momento. Ma anche di esplorare ciò che potrebbe essere un asset domani.
Senza alcuna mappa, in un territorio che cambia di continuo, la bussola è fatta un po’ da senno ed esperienza e un po’, tanto, da intuito e passione.
Un buon passato non basta.
Un futuro sicuro non è garantito.
Un presente significativo è dato dalla convinzione di seguire la “nostra” strada.
Now Page
Tornando alla now page, si tratta di un’intuizione di Derek Sivers di qualche anno fa. Mi conquistò da subito.
É la pagina in cui racconti al mondo e a te stesso su cosa ti stai concentrando, cosa ha davvero importanza per te in questo momento, e, professionalmente, cosa vorresti fare.
Per certi versi rientra anche in una strategia di vendita e posizionamento: metti in chiaro le cose. Come dice Derek è “un bel promemoria per te stesso. Una dichiarazione pubblica di priorità. Se sto facendo qualcosa che non è nella mia lista, è qualcosa che voglio aggiungere o qualcosa che mi allontana da ciò che conta?
Io di now page ne ho fatte negli ultimi anni almeno una ventina. Alcune sono rimaste in bozza, utili solo a me, ma non è da poco.
Questa è la mia versione 2022.
Dove sono, dove sto andando (aggiornato 12 gennaio 2022)
Ho vissuto gli ultimi due anni in apnea e con il pilota automatico. Mi sono impegnato per l’acquisto della casa dei miei sogni, in campagna e con tantissimo spazio, ma questo mi ha anche portato ad avere impegni economici esagerati e a cui non ero abituato. Quando a fine febbraio del 2020 fu chiaro a tutti di ritrovarci in pandemia, tutte le mie previsioni economiche sono andate in frantumi. Nello stesso periodo la mia famiglia cresceva, con la piccola Camilla nata il 4 Febbraio, prematura, e rimasta 20 giorni in un’incubatrice, ad aggiungersi a Nicolò e Giorgia.
Da quel momento è iniziata per me una corsa costante guidata solo da una cosa: fatturare, restare in piedi. Alla fine posso dirmi fortunato, sono rimasto in piedi. Molto meglio di quanto avrei immaginato e sperato.
In cambio, credo di aver aggiunto una decina di anni alla mia età biologica o di averne persi una decina di vita. Sono svenuto 5 volte in un anno, sono stato più volte bloccato con l’ansia e gli attacchi di panico non riuscendo neanche ad andare al supermercato.
Pensando di pensare al futuro non ho pensato a me. Né al futuro.
Non ho scritto nulla di mio, mi sono ritrovato senza idee, energia, voglia.
Ho messo tutto in progetti di altri e, per quanto “questi altri” come di norma mi capita siano persone eccezionali, mi rammarica e fa paura non aver lavorato neanche un pochino a ciò che reputo più importante nella nostra vita, non solo professionale: alternative.
(A proposito, Alternative di Sebastiano Zanolli è un libro che tutti dovrebbero leggere. Ed anche tra i progetti più belli a cui abbia mai lavorato).
A dicembre ho avuto finalmente tempo di fermarmi e prendere fiato.
Prendere anche consapevolezza che così non va.
Da qui, parte ufficialmente la mia lista di priorità, ciò che voglio fare e inseguire.
Dove voglio andare, cosa voglio fare
In ordine casuale:
- Ho scoperto che mi piace tantissimo parlare, anche dietro una telecamera. Sto cercando di imparare a farlo bene (connessione, attrezzatura, setting, approccio, ecc.) e farlo con regolarità.
- Se tutto va bene mi troverai al Business Model Talk (ogni venerdì con il team di Beople) e su YoloZone, il martedì e giovedì, un progetto lanciato e rilanciato, ancora in modalità beta, insieme a Giovanni Pozza.
- Voglio tornare a scrivere. Sto sperimentando una nuova routine di scrittura, esplorando nuovi argomenti e un nuovo stile.
- Sto lavorando per bilanciare la mia attività da freelance: più progetti miei, più esperimenti. Meno progetti, anche meno prevedibilità se è il caso, ma più valore.
- A proposito di esperimenti: sempre con Giovanni Pozza stiamo lavorando a un progetto NFT.
- Ho iniziato la scrittura di un nuovo libro. Dopo “Pixel in crisi”, questo sarà incentrato sui freelance. Il titolo provvisorio è... vabbè il titolo me lo tengo per me.
- Ho lanciato una newsletter su Substack: Autostoppisti freelance: spunti, sfoghi, idee e qualche consiglio di sopravvivenza per freelance.* Sarà il progetto di scrittura, insieme al libro, al quale mi dedicherò di più.
*Non è ancora ufficialmente partita ma se ti va puoi già iscriverti e farmi sapere in questo modo di tenerci almeno un pochino :)
Buon viaggio a tutti, buone priorità, buone scelte.🏴☠️